Controlli fiscali: alcune macchine suscitano attenzione

Controlli fiscali per gli automobilisti possessori di alcune auto: vediamo quali

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(foto Instagram)

Controlli fiscali sempre e comunque nei confronti dei contribuenti per contrastare l’evasione fiscale, piaga italiana. Con controlli fiscali si definiscono quelle attività poste in essere dall’Amministrazione finanziaria finalizzate a verificare l’esatto adempimento degli obblighi, formali e strumentali, e delle obbligazioni gravanti sui contribuenti.

Nel nostro sistema esistono dunque una varietà di sistemi di controllo fiscale per ogni specifico tributo. Ed ovviamente lo stile di vita che ognuno di noi ha definisce anche le differenti possibilità economiche e ci espone volenti o nolenti agli accertamenti che monitorano la nostra situazione fiscale. Comprendendo anche ogni nostro acquisto, ogni comportamento finanziario, proprietà e così via che devono corrispondere alla nostra dichiarazione e ai relativi pagamenti delle tasse.

Auto d’epoca e i controlli fiscali: vediamo i dettagli

E’ necessario quindi essere consapevoli che ogni nostro acquisto magari derivante da una passione può esporci a controlli che magari non ci si aspettava. E sicuramente questo il caso degli appassionati delle quattro ruote e nello specifico degli amanti delle auto d’epoca. Oggetti del desiderio che appartengono ad un passato nostalgico ma che diventano a tutti gli effetti dei beni di lusso.

Già perché le auto d’epoca hanno un costo di acquisto molto rilevante anche se per essere definita tale deve avere più di vent’anni di vita dall’anno di produzione e deve essere stata tolta dal pubblico registro automobilistico. Altra caratteristica è l’assoluto divieto di circolazione contrariamente alle auto storiche. Le esposizioni e le mostre invece sono il loro habitat naturale.

Ma allora perché possono suscitare l’interesse del fisco? La risposta è da far risalire ai costi di manutenzione di queste splendide automobili che proprio perché d’epoca necessitano di manutenzioni particolari e di pezzi di ricambio dal prezzo proibitivo perché sempre più introvabili. Il contribuente possessore di un’auto d’epoca rientra nella fascia superiore per il fisco proprio in relazione a questi costi considerati di livello alto.

La passione costa e va coltivata tenendo conto però che possedere un’auto d’epoca viene considerato comunque un lusso anche se non può essere utilizzata come una qualsiasi altra macchina, ma indica uno status definito dagli alti e considerevoli costi di manutenzione per cui è bene che fiscalmente si sia in linea con il reddito dichiarato per non incorrere in sanzioni a fronte dei controlli fiscali inevitabili.

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