Elena Morali, truffa choc: “Erano tutti d’accordo”

Elena Morali de La pupa e il secchione è rimasta vittima di un raggiro insieme alla sorella così come un altro Vip della trasmissione

Elena Morali truffa
Elena Morali (foto Facebook)

Ha attirato l’attenzione mediatica quando ha partecipato a l’Isola dei Famosi e La pupa e il secchione. Oggi la bella Elena Morali fa parlare di sé per altre avventure, anzi, disavventure, che la vedono protagonista a suo discapito.

Una brutta notizia arrivata quando stava trascorrendo dei giorni spensierati Sharm el-Sheikh insieme al fidanzato e futuro marito Luigi Mario Favoloso. Ad avvisare il personaggio televisivo di quanto accaduto è stata la sorella Chiara perché anche lei è coinvolta nello spiacevole episodio.

Dalla banca presso la quale le sorelle hanno un conto cointestato è arrivata la comunicazione che molti soldi sono stati spesi, ma a farlo non sono state loro.

Sottratti 5mila euro per compere fatte in alcuni negozi di Napoli e la ragazza lancia l’accusa agli stessi commercianti perché è convinta che fossero d’accordo con chi ha rubato i soldi.

Ma come hanno fatto? La Morali ha spiegato tutto sul web attraverso una serie di storie Instagram dove è apparsa sconvolta. È caduta nella trappola dei truffatori fornendo loro i dati personali.

Elena Morali caduta nella trappola come Francesco Chiofalo

L’episodio riporta sotto i riflettori una aspetto importantissimo che riguarda la sicurezza informatica e il mondo del web che definisce una roccaforte di ladri, ed è appunto la privacy e la fornitura dei dati personali che non vanno mai detti, a nessuno, soprattutto via web.

Storia del genere purtroppo ne sentiamo tante e quanto successo alla Morali la accomuna a un altro protagonista de La pupa e il secchione, Francesco Chiofalo. Anche lui ha subito la stessa sorte, con modalità identiche. L’unica differenza è che i soldi sottratti dal conto, circa 10mila euro, non sono stati spesi in negozi ma traferiti su un altro conto.

Come nelle più classiche delle truffe, era stato allertato da una telefonata. Un uomo si era spacciato per un addetto della banca, sostenendo che il conto era a rischio attacco hacker. Per cercare di rimediare avevano bisogno dei suoi dati personali. Chiofano, fidandosi, li aveva forniti e si è ritrovato con il conto prosciugato.

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