Pos obbligatorio: anche il caffé al bar pagato col bancomat

Pos obbligatorio dal 30 giugno, multe per chi rifiuta di accettare la carta: ma vale davvero per tutti i prodotti?

pos obbligatorio 30 giugno
(Pixabay)

È dal 2014 che c’è l’obbligo di avere il Pos. Da allora negozianti e professionsiti sono tenuti ad accettare il pagamento con la carta: un modo per lasciare traccia dei guadagni e combattere l’evasione fiscale.

Qual è dunque la novità dal 30 giugno 2022? Ora ci sono le sanzioni per chi rifiuta. Fino al giorno prima era più facile aggirare la legge. Alcuni le scrivevano anche a proprio uso e consumo, stabilendo da sé da quale soglia in poi fosse possibile usarla.

Da qualche giorno, invece, chi rifiuta di ricevere i pagamenti con la carta, rischia di essere sanzionato con una multa di 30 euro più il 4% della cifra rifiutata. Non mancano le proteste. Sui social molti con orgoglio scrivono che continueranno a pagare in contanti, per sottrarsi dal controllo delle banche.

Pos obbligatorio ma il contante è consentito: quando scatta la multa

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I detrattori fanno l’esempio di prodotti che costano poco, 1 euro o anche meno. Dicono che non si può pagare con la carta una cifra così bassa perché c’è comunque la commissione della banca.

In questa frase c’è un po’ di confusione. Innanzitutto si può continuare a pagare in contanti, ma come per ogni transazione, la vendita deve essere effettuata regolarmente con lo scontrino. L’obbligo della carta scatta per beni o servizi da 2000 euro in poi. Per quanto riguarda la commissone, ci sono banche che non prevedono.

Che sia una caramella o una caffè, il commerciante non può dire di non accettare la carta. La legge prevede delle eccezioni, come il Pos rotto o mancanza di linea. È facile immaginare che questa possa diventare anche una buona scusa.

In generale si consiglia comunque di anticipare al commerciante di voler pagare con la carta, prima che faccia lo scontrino. Ad esempio quando si chiama il taxi: è bene dirlo prima per evitare brutta sorprese.

Ma se il commerciante si rifiuta chiaramente, come e quando scatta la multa? Le autorità predisposte non possono saperlo. La sanzione scatta solo dal momento che c’è una segnalazione del cliente all’Agenzia delle Entrate o alla Guardia di Finanza.

Hanno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici anche liberi professionisti e artigiani come avvocati, commercialisti, ingegneri, medici, elettricisti, idraulici, fabbri, falegnami e altre professioni.

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