Calcolare l’Irpef da pagare: così si evitano spiacevoli sorprese

L’Irpef è una delle imposte che dà magiore gettito alle entrate del Fisco italiano: come avviene il pagamento e chi è tenuto a farlo

Pensioni aumento
Pixabay

Visti i livelli di evasione fiscale nel nostro paese, pagare le tasse è un obbligo poco rispettato e per nulla amato. Ma contribuire al mantenimento delle spese pubbliche oltre che la legge dovrebbe obbligarlo anche una certa morale.

Spesso sentiamo dire che sono troppo alte le imposte nel nostro paese e forse è vero, ma proprio perché molti non pagano, il conto più salato viene presentato a chi lo fa regolarmente.

Una delle principali tasse in Italia è l’Irpef, anzi, delle imposte. L’Irpef sta proprio a Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. È una delle tassazione più antiche presenti nell’ordinamento tributario italiano e deriva circa un terzo del gettito fiscale. È un’imposta personale, definita progressiva e che si applica a chi produce un reddito, quindi chi lavora.

Progresseva indica proprio che viene calcolata sulla base del reddito percepito (e sulla pensione): in pratica più guadagni, più paghi.

Irpef, quanto si paga

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Sono tenuti al pagamento i soggeti residenti fiscalmente in Italia e hanno redditi da lavoro autonomo come i liberi professionisti redditi da lavoro dipendente o da capitale, quindi legati al possesso di azioni, obbligazioni, titoli di stato. ObbLigo anche per i redditi fondiari (possedimento di terreni) e redditi diversi come, ad esempio, derivanti dalle vincite o quelli relativi alle prestazioni occasionali e infine i redditi di impresa.

La base imponibile Irpef prende in considerazione i redditi conseguiri in un anno. Quindi lo stipendio per i dipendenti, il guadagno per gli autonomi, l’utile per chi ha un impresa e i dividendi per i redditi da capitale.

La maggior parte del gettito arriva dai contribuenti che hanno la busta paga. Nel 2022 il sistema è stato riformato e siamo passati da cinque a quattro scaglioni Irpef, così suddivisi.

Si paga 23% per i redditi fino a 15.000 euro, 25% per i redditi comprese tra i 15.001 e i 28.000 euro, 35% per chi si pone tra i 28.001 e i 50.000 euro e infine il 43% per i redditi che superano i 50.001 euro.

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