Bonus 200 euro per autonomi e Partita Iva: annunciato il click day

Bonus 200 euro per autonomi e liberi professionisti: c’è ancora attesa ma il Decreto sembra prossimo in Gazzetta ufficiale

bonus 200 euro fisso
(Pixabay)

Il 17 giugno scorso il Ministero del Lavoro, in concerto con quello dell’Economia, avrebbe dovuto licenziare il decreto attuativo per regolare l’erogazione del bonus 200 euro agli autonomi e ai lavoratori titolari di Partita Iva.

Mentre buona parte degli aventi diritti (reddito annuale massimo 35mila euro) e pensionati hanno ricevuto l’agevolazione, altre categorie facendo la domanda avranno i soldi a ottobre, per i professionsti si sa ancora poo.

Alcuni indiscrezioni stanno emergendo. Ovviamente bisognerà attendere il decreto per avere certezza ma qualche dettaglio sta emergendo dal dicastero del Lavoro che si sta occupando direttamente del decreto.

Per autonomi e Partite Iva l’erogazione del bonus 200 euro non sarà automatica come per i pensionati e i lavoratori dipendenti: bisognerà fare la domanda e i soldi dovrebbero arrivare in ordine cronologico in base a quando è stata presentata. Ci sarà dunque il cosiddetto click day, il giorno dal quale sarà possibile inviare la propria istanza. La speranza è che non avvenga come in passato quando i sistemi non reggevano il flusso degli utenti e restava bloccato, impedendo di fare la domanda.

Bonus 200 euro per autonomi e Partita Iva, quali saranno i requisiti

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

In attesa dell’ufficialità, il decreto dovrebbe prevedere che la richiesta al bonus possono farla i lavoratori con Partita Iva che al 17 maggio 2022 risultini iscritti a una Cassa di previdenza con l’attività avviata entro la stessa data. Nell’anno d’imposta 2021 devono aver percepito redditi non oltre i 35.000 euro (esclusi Tfr, reddito per abitazione e competenze arretrate).

Inoltre devono aver effettuato almeno un versamento (anche parziale) per la contribuzione dovuta alla cassa che eroga il bonus, con competenza a decorrere dal 2020.

Le domande dovranno essere inviate all’Inps o alla Cassa privata di appartenenza, secondo le regole che l’atteso decreto stabilità.

Con ogni probabilità, nel caso di doppia iscrizione del beneficiario sia iscritto alla gestione Inps che a un Ente privato, si dovrà presentare istanza al primo.

Il governo non ha mai messo in discussione l’erogazione del bonus per queste categorie. Visti però i tempi lunghi e il decreto che tarda arrivare, dubbi ci sono stati. Ora i tempi sembrano più maturi.

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