Bonus 200 euro: proroga per 5 mesi, la scelta è molto attesa

Bonus 200 euro, altri soldi potrebbero arrivare per i successivi mesi. Le ipotesi in campo per aumentare direttamente gli stipendi

Bonus 200 euro
Bonus 200 euro (Foto Twitter)

La crisi di governo è stata provocata forse nel momento peggiore. Prezzi energetici alle stelle, inflazione a giugno secondo l’Istat all’8% (ma potrebbe arrivare facilmente a doppia cifra), situazione economica così difficile che milioni di italiani necessitano dei bonus per respirare un po’.

Uno dei questi, certamente tra i più apprezzati, è quello da 200 euro che a luglio hanno ricevuto lavoratori dipendenti e pensionati, in attesa che dopo l’estate arrivi anche ad altre categorie.

Sono comunque misure temporanee. È necessario un intervento più stabile che porti stipendi migliori ai lavoratori. In governo è al lavoro su questo. Draghi si era incontrato con i sindacati per discutere della riforma del cuneo fiscale che potrebbere buste paghi più pesanti. Lo stesso leader della Cgil ha chiesto che i 200 euro restino fissi nello stipendio.

Bonus 200 euro ma non solo: allo studio le soluzioni per aumentare gli stipendi

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Ci sono infatti diverse le soluzioni allo studio per poter aumentare gli stipendi tra bonus di 200 euro e detassazione. La prima possibilità, sulla falsariga del bonus 200 euro, prevederebbe l‘aumento per chi ha un reddito annuo inferiore ai 35mila euro all’anno. Quindi non più una tantum ma un intervento strutturale, magari da inserire nella prossima Legge di Bilancio.

Se ciò si realizzasse, tra i 200 euro e Assegno unico e universale per i figli a carico dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni di età, ogni mese in una famiglia entrerebbero circa 400 euro in più.

Per quanto riguarda la seconda ipotesi, ossia la detassazione di tutte le indennità di lavoro, si starebbe pensando di eliminare tasse, per esempio turni notturni e lavoro straordinario. Quindi tutto ciò che il lavoratore guadagnerebbe di più, soldi netti senza sottrarre altro.

Detassare tali indennità di lavoro potrebbe garantire stipendi più alti, perché le maggiorazioni spettanti verrebbero riconosciute appieno senza riduzioni per tasse. Ciò potrebbe avere anche un effetto migliore sulla produttività.

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