Maternità alle lavoratrici autonome: quanto dura e come fare domanda

Maternità alle lavoratrici autonome, un’importante novità per quanto riguarda il numero di mesi per poter fruire dell’indennizzo

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L’indennità di maternità 2022 è estesa alle lavoratrici autonome anche per eventuali periodi anticipati se si tratta di gravidanze a rischio.

Potranno richiedere l’indennità anche per i periodi di astensione anticipati. L’erogazione avviene a seguito dell’accertamento medico della Asl e l’importo è lo stesso di quello calcolato per gli altri periodi, a seconda della categoria di appartenenza. Va a coprire l’80% della retribuzione giornaliera.

La novità di chiedere l’indennità anche per i mesi precedenti è stata introdotta dal decreto n.105/2022, come spiega l’Inps nel messaggio n. 3066 del 4 agosto 2022.

Secondo quanto previsto dalla legge, l’indennità è riconosciuta per cinque mesi: due mesi prima del parto e per per i tre successivi. Siccome viene riconosciuto l’80% per cinque mesi, significa che nel periodo si perde il 100%, praticamente uno stipendio.

Maternità alle lavoratrici autonome, come e quando si effettua la domanda

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

La domanda si effettua dopo il parto tramite il sito INPS.
In caso di adozione o affidamento spetta, l’indennità spettano 5 mesi successivi.

L’origine del decreto n. 105/2022 nasce dalla direttiva europea che ha l’obiettivo di favorire la parità di genere in ambito familiare e lavorativo con modifica all’articolo 68 del Testo Unico.

C’è in particolare l’aggiunta del comma 2 ter che prevede il diritto per le lavoratrici autonome a ricevere l’indennità.

Per i periodi di maternità nel 2022 si possono chiedere ulteriori 3 mesi a condizione che nell’anno precedente il reddito dichiarato sia inferiore a 8.145 euro.

L’indennità spettante della maternità anticipati è la stessa che viene calcolata per i periodi ordinari in base alla categoria di appartenenza della lavoratrice.

Il diritto a ricevere il contributo dè della durata di un anno a partire dal giorno successivo alla fine del teorico periodo indennizzabile. La misura è concessa nel rispetto della regolarità contributiva.

Quando si presenta la domanda, è possibile scegliere una delle seguenti modalità di pagamento: bonifico domiciliato presso l’ufficio postale oppure l’accredito sul conto corrente bancario o postale.

Per presentare la domanda sul sito dell’Inps bisogna accedere con SPID, CIE o CNS cliccando su Acquisizione domanda. C’è anche l’alternativa poiché è possibile avanzare istanza tramite il contact center o gli enti di Patronato. Come specificato nel messaggio INPS n. 3066, ci sarà poi un aggiornamento sulle procedure informatiche da seguire.

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