Bonus ai dipendenti per pagare le bollette: le aziende che fanno meglio dello Stato

Bonus ai dipendenti: quando i privati riescono a fare meglio del pubblico e aiutano i lavoratori contro l’inflazione

Bonus dipendenti
Pixabay

Contro il caro-vita lo Stato è intervenuto. Gli effetti degli aumenti delle bollette ad esempio, li stiamo vedendo nel corso dell’anno ma già alla fine del 2021 la situazione stava peggiorando. Non a caso nella legge di Bilancio 2022 il cosiddetto bonus sociale era stato allargato.

È la misura che prevede lo sconto automatico in bolletta per chi presenta l’Isee. Fino allo scorso anno beneficiavano dell’aiuto i cittadini che avevano un indicatore di poco superiore agli 8mila euro: da quest’anno i beneficiari arrivano a 12mila euro. Non solo, c’è stato anche il bonus 200 euro per oltre 30 milioni di contribuenti.

Altre allo Stato stanno cercando di garantire miglioramenti economici anche alcune aziende. Uno stipendio maggiore non significa solo rilanciare l’economica (quei soldi non vengono solo conservati, ma anche spesi), ma dare anche più dignità al lavoratore.

Bonus ai dipendenti, alcuni aziende che l’hanno fatto

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

I giornali hanno pubblicato la notizie degli aumenti in busta paga per alcuni lavoratori.

Un esempio è la società Acqua Sant’Anna. Alberto Bertone, amministratore delegato del gruppo, ha introdotto la quondicesima mensilità per aiutare i dipendenti contro l’inflazione.

Come riporta italiaoggi.it, l’azienda di cosmetici Reynaldi di Marzo Piccolo da tre anni redistribuisci la metà degli utili dell’azienda agli impiegati con ben cinque mesi di busta paga extra. La cifra ovviamente non è fissa perché dipende dagli utili ma si tratta comunque di un bonus ben accetto.

Diversi sono casi di aziende che premiano i propri dipendenti. Alla Metallurgica Legnanese di Milano ad aprile scorso i lavoratori hanno avuto un bonus di ben 1.500 euro, motivo: pagare le bollette.

Da Nord a Sud, dalla Frigomer di Verona alla Molino Caputo di Napoli, dove la lavorazione del grano va avanti da 98 anni. Oltre alle bollette anche la benzina è un problema e i dipendenti hanno avuto 258 euro di bonus.

Episodi che raccontano di un’impreditoria variegata e diverse, dissimile ad altra che i media hanno raccontato con proposte di lavoro illegali, senza alcun tipo di contratto e retribuzioni indegne di un paese civile.

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