L’Estate del 2022 è davvero magica per alcune categorie di lavoratori che hanno visto arrivare aumenti in busta paga. Il motivo
L’Estate del 2022, ormai agli sgoccioli, verrà ricordata, per sempre, come l’Estate della Paura e dell’Ansia. Una stagione nella quale, i colpi di coda della pandemia da coronavirus covid-19, ancora si fanno sentire. La media dei decessi è passata da 330 persone al giorno a 173 per attestarsi ai primi giorni di settembre a 69.
Una stagione nella quale la crisi economica morde forte tra gli effetti collaterali della guerra tra Russia ed Ucraina (aumento delle materie prime e razionamento del gas) ed il volo dell’inflazione tornata ai livelli del 1985.
Per non tacere delle prospettive per l’autunno e l’inverno che tra le incertezze della politica, le elezioni generali del 25 settembre ed il rischio concreto di stagnazione e recessione non fanno presagire nulla di buono.
Come detto, quindi, ansia e paura sono due compagne con cui siamo abituati a convivere, ansia e paura che però per alcuni categorie viene leggermente attenuata da una buona notizia.
Aumenti in busta: ecco a chi toccano
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Alcuni lavoratori italiani, infatti, a partire da gennaio 2023 avranno uno stipendio decisamente più alto di quanto avuto fino ad ora. Questo fattore è frutto del combinato disposto del recupero dell’inflazione, la media annua e soprattutto del rinnovo dei contratti di categoria.
Gli aumenti riguarderanno quattro settori specifici, i lavoratori della scuola, quelli degli Enti Locali, gli addetti alla Sanità e gli impiegati delle funzioni centrali dello Stato italiano, tipicamente parliamo dei ministeriali e degli addetti alle agenzie fiscali.
Il rinnovo del contratto di queste quattro categorie di lavoratori oltre al nuovo importo porta con se il recupero degli arretrati, la vacatio contrattuale ha valore retroattivo, e permetterà l’ingresso in busta paga di cifre importanti.
Alcuni già in questa coda di estate, che per alcuni diventa davvero un’estate magica. Vediamo le cifre.
I ministeriali, i primi a beneficiare dell’istituto contrattuale, avranno quasi 3000 euro lordi in media. Molto bene anche per gli infermieri che avranno lordo maggiore di 3777 che arriva a 4736 per la categoria più alte, una media di 4000 euro.
Meno alto ma sempre cospicuo il recupero di potere di acquisto degli statali, da 1.450 euro a 2000 euro lordi. Va detto ad onor del vero che le richieste sindacali, soprattutto per gli infermieri, erano diverse ma la condizione dell’economia generale non ha permesso azioni diverse.
