Tasse, italiani senza speranza: il dato che toglie tutti i dubbi

Tasse, c’è poca fiducia per il futuro prossimo: i risultati del sondaggio sono molto chiari con i cittadini sfiduciati

Tasse
Pixabay

Manca poco ormai al voto e come in tutte le campagne elettorali il tema delle tasse è centrale. Tutti i partiti dicono che c’è la necessità di tagliarle e lo fanno proponendo ricette differenti ma che poi in effetti, a ben pensarci, sono proposte vuoti.

Si dico cosa si vuole fare, ma non come: da dove prendere le risorse per tagliare una determinata imposta e come fare nel concreto. Non ci sono numeri né dati. Non a caso gli italiani non credo più alle promesse elettorali, soprattutto sulle tasse.

Italiani e tasse, cosa pensano: il sondaggio

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

È ciò che emerge da un recente sondaggio Ipsos/Fiscal Focus che rivela come l’81% degli italiani non crede alle diverse formazioni politiche che concorrono per un posto in parlamento. Il 33% pensa che non siano per nulla credibili.

“Sono quasi vent’anni che fanno promesse poco realizzate quand’erano al governo” dice il direttore di Fiscal Focus, Antonio Gigliotti. Alla domanda del perché non si crede che siano credibili certe promesse, molti hanno risposto che non ci sono coperture necessarie per effettuare dei tagli.

Ma mai come in questi tempi un taglio è più che necessario isto il caro-vita e gli importi delle bollette che sono da capogiro.

Il sondaggio ha rilevato anche altro. Il 66% non ha mai saputo quantificare in numeri assoluti l’ammontare delle tasse pagate, tra dirette e indirette. In pratica si pagano ma non si sa bene quali e quante. Sanno però qual è la propria forza economica: gli italiani se perdessero il lavoro non resisterebbero più di 9 mesi e mezzo. Dopo questo periodo non potrebbero più far fronte alle spese di base.

Addirittura il 5% dice di poter resistere meno di un mese senza lavoro e senza aiuti. I bonus statali e le detrazioni sulla dichiarazione dei redditi, infatti, sono essenziali per la sopravvivenza di molte famiglie. Negli ultimi anni, da Covid in poi, è sotto gli occhi di tutti molte più misure in questo senso sono state erogate.

Sono stati innalzate le soglie per avere delle agevolazioni (pensiamo ad esempio lo sconto in bolletta che da quest’anno riguarda anche chi ha un Isee di massimo 12mila euro, prima era circa 8mila). Con l’Assegno unico hanno un aiuto anche le famiglie che Isee oltre i 40mila euro, pur se nella misura minima di 50 euro al mese per figlio.

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