“Il bonifico non arriva”, niente contributo nonostante ne ha diritto

Il bonifico come contributo essenziale durante la crisi è stato fatto, ma i soldi non ci sono: cos’è successo

Nonostante siano passati due anni dall’inizio della pandemia, c’è chi ha ancora problemi con i contributi del Covid. Il Resto del Carlino riporta la storia di un cittadino di Colli del Tronto, vittima di un’ingiustizia. Tra le tante misure introdotte dal governo per fronteggiare le emergenza che si susseguono di continuo, c’è un bando pubblicato sul sito dell’Unione dei comuni della Vallata del Tronto. I fondi sono destinati a favore dei nuclei familiari più colpiti dall’emergenza Covid.

L’uomo in questione, appena ha fatto la domanda, si è scontrato con una serie di disavventure. Credeva che la sua famiglia rientrasse pienamente nei requisiti e lo scorso 16 maggio ha protocollato l’istanza. Avrebbe avuto diritto a 240 euro, cifra con la quale avrebbe pagato delle bollette.

Al giornale il richiedente riporta con precisione le tappe della vicenda con le telefonate fatte il 17 e il 30 giugno, il 12, 22, 28 luglio, poi ancora il 10, 11, 12 agosto. Non solo. Aveva inviato anche messaggi WhatsApp al presidente dell’Unione, Alessandro Luciani, sindaco di Spinetoli.

Arriva finalmente una risposta: il bonifico era stato effettuato e a giorni avrebbe ricevuto i soldi, ma l’attesa era stata inutile. “Nel frattempo ho fatto notare che il bando era stato cancellato dal sito, tra l’altro ho scoperto che altre domande erano state pagate regolarmente”, ha affermato.

Il bonifico del contributo che ancora non c’è

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Ha proseguito il racconto dicendo che invece successivamente aveva scoperto che la sua domanda non era stata presa in considerazione. Il 6 settembre ecco l’email dell’Unione dei Comuni: il contributo era stato assegnato, era scritto, ma dei soldi neanche l’ombra. L’uomo si è rivolto al Prefetto, rappresentante del governo sul territorio. “Quello che mi fa più male è essere preso in giro, un bonifico arriva a destinazione il giorno dopo”.

Una storia come tante che devono far riflettere sulla situazione che stiamo vivendo. La crisi è dura e anche una cifra apparentemente bassa per molte persone può rivelarsi preziosa. L’inflazione non dà tregua, le famiglie sono stanche e bisogna intervenire il prima possibile con azioni rapide e certe.

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