La regola del 50-30-20 funziona sempre: di cosa si tratta

È un metodo molto interessante che, se seguito a dovere, potrebbe davvero aiutarvi a gestire meglio le vostre entrate e uscite.

regola 50 30 20
(Pixabay)

Naturalmente, in questi ultimi tempi, lo sappiamo bene che, per cercare di sbarcare il lunario, gli italiani stanno pensando a economizzare in tutti i modi possibili.

Insomma, se siete dotati di una spiccata fantasia, le cose per voi potrebbero essere più semplici per inventare qualche originale soluzione. Ma, a dire la verità, ci sono anche metodi più canonici e banali che potrebbero aiutarvi in tal senso.

Ci stiamo riferendo, per esempio, a un utilizzo oculato degli elettrodomestici che abbiano nelle nostre abitazioni e che, per forza di cose, hanno consumi elevati. Così, va da sé che questo discorso calza a pennello per apparecchi quali la lavatrice e lavastoviglie, ma anche stufette e forni elettrici.

Insomma, il nostro potere d’acquisto, in questo quadro piuttosto turbolento, si è decisamente affievolito, mettendo in difficoltà la popolazione del Bel Paese. Certo, al momento, il Governo sta erogando i cosiddetti bonus che si confanno a numerose categorie di cittadini.

Ma non nascondiamoci dietro un dito, in realtà, non potrebbe bastare per tutti coloro che versano in condizioni economiche sfavorevoli. Allora, che cosa fare, dunque? Beh, a tal proposito, nelle prossime righe, vorremmo farvi conoscere una modalità di risparmio che potrebbe fare al caso di molti.

Non perdiamo altro tempo, quindi, e cerchiamo di capire di che cosa si tratta di preciso. Anzitutto, in primis, ricordatevi questi numeri: 50, 30, 20. No, non dovrete giocarli al lotto, ma vi serviranno per il vostro risparmio.

Così, nella fattispecie, tenendo presente il vostro reddito mensile, dividerete un 50 per cento per le necessità, un 30 per cento per le attività di svago, e un 20 per cento per il pagamento di alcuni debiti o imprevisti di qualsiasi sorta.

Gli altri dettagli del metodo di risparmio

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A pensare a questa idea è stata niente po’ po’ di meno che la senatrice americana Elizabeth Warren. Entrando nel dettaglio, quindi, le necessità possono essere il canone di locazione, il mutuo, le bollette di luce e gas, la spesa al supermercato e per i trasporti pubblici.

Il 30 per cento, come si scriveva in precedenza, è quello destinato al tempo libero come, per esempio, una capatina dall’estetista, un abbonamento alla palestra, l’acquisto di abiti o di un buon libro.

Il famoso 20 per cento, però, è proprio quello che ci permetterà di avere una sorta di tesoretto per le emergenze o per pianificare un piano di risparmio. Per fare un esempio concreto, quindi, se si percepiscono 2 mila euro al mese, c’è modo, di conseguenza, di tenersi in cassa ben 400 euro.

A questo punto, è chiaro che ognuno di noi può avere necessità diverse anche da quelle elencate sopra. L’importante è saper gestire in maniera oculata la distinzione appena descritta.

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