Lite per il conto corrente: dramma in casa, salvata in extremis

Un caso di cronaca particolare è avvenuto a Catania, dove una donna è stata quasi uccisa dal marito per aver gestito male il conto corrente.

Donna segregata quasi uccisa Catania marito gestione conto corrente
(Foto carabinieri)

Il 31 ottobre 2022 un uomo è stato arrestato in provincia di Catania per il tentato omicidio di sua moglie, dopo averla segregata in casa, imbavagliata e picchiata. Il movente sembrerebbe essere stata una gestione sbagliata del conto corrente di famiglia, che ha portato prima a un litigio e, poi, a conseguenze decisamente più gravi.

Ad arrestare l’uomo di 25 anni in flagranza di reato sono stati i carabinieri di Belpasso, località nella provincia di Catania, in Sicilia. Avvertiti con una segnalazione al 112 da parte di un passante e della madre della vittima che ne hanno sentito le urla. Stando alle ricostruzioni delle autorità, in seguito a una lite riguardante la gestione del conto bancario cointestato l’uomo avrebbe legato la moglie di 35 anni, rinchiudendola al buio nella camera da letto.

Una lite per futili motivi si è conclusa con un arresto per tentato omicidio

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

In seguito anche il tentativo di strangolamento e di soffocamento con un pezzo di stoffa, usato per non farla urlare. L’uomo ha poi picchiato la moglie con un manico di scopa. Quest’ultima, dopo essersi liberata, ha chiamato aiuto ed è stata ritrovata in casa con evidenti lividi sul corpo e in stato di shock.

L’uomo è stato invece trovato in lacrime nella stanza dei due figli minorenni della coppia, in seguito rassicurati dalle autorità. I carabinieri lo hanno dunque arrestato e portato alla casa circondariale di Catania piazza Lanza, in seguito a un’udienza di convalida.

A descrivere la dinamica di quanto accaduto è stata la vittima stessa, dopo essere andata in caserma a testimoniare. Lì ha riferito di ulteriori violenze fisiche subite nell’ultimo periodo da parte del marito, denunciando contestualmente l’uomo. Dopo essere stata visitata dai sanitari, che hanno riscontrato ecchimosi ed escoriazioni sul corpo della donna, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni.

Impostazioni privacy