Superbonus, novità detrazioni per i redditi più bassi

Novità in arrivo pe ril superbonus allo scopo di incentivare l’utilizzo dello strumento di ristrutturazione edilizia

Superbonus edilizio, novità sulle detrazioni fiscali (Adobe)– Bonificobancario.it

E’ stato senza dubbio uno dei provevdimenti statali più ricchi di cambiamenti e novità degli ultimi anni. Seguire le vicende del superbonus è diventato un lavoro incredibile per consulenti e amministratori di condominio. Le regole cambiano continuamente e ogni tre settimane c’è una novità.

L’ultima intesa riguarda le detrazioni. Infatti, oggi il superbonus non è più al 110 per cento ma al 90 per cento. Inoltre, la grande novità è stato l’addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Tuttavia, queste nuove regole valgono per tutti i lavori privi della cila, la comunicazione di inizio lavori da inviare entro il 9 febbraio per evitare il nuovo regime e accedere alla cessione del crdidto o allo sconto in fattura.

Superbonus, prolungate le detrazioni

La nuova normativa, inoltre, aveva ridotto gli anni di detrazione portandoli a quattro. Tuttavia, in questo modo il superbonus avrebbe portato i suoi massimi vantaggi soltanto ai redditi alti. Infatti, coloro che hanno redditi bassi avrebbero detratto cifre più basse nei quattro anni disponibili dalla legge rischiando di poter sfruttare al minimo il bonus stesso.

 

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Per questo motivo il governo ha deciso di prolungare il termine massimo di detrazione portandolo fino a 20 anni. In tal modo anche i redditi più bassi possono ottenere il massimo dalla detrazione delle spese affrontate per il superbonus. E’ opportuno ricordare che oggi, con la nuova normativa, per ottenere il superbonus è necessario anticipare i soldi dei lavori per poi recuperarli l’anno successivo in detrazione dalle tasse da pagare.

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Sul fronte dei crediti bloccati si va verso una piattaforma che permetta alle imprese che hanno in mano crediti che le banche non prendono più di poterli scambiare su una piattaforma con imprese che hanno bisogno di crediti di imposta per abbassare i tributi da pagare all’erario. Nulla è, però, ancora stato ufficializzato in tal senso.

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