Ex avvocato truffato in Italia: oltre un milione di euro di estorsione

Un’intera famiglia si cementa per anni in una truffa ai danni di un ex-avvocato. Le cifre estorte superano 1 milione di euro.

Famiglia truffa un ex avvocato
Controlli banche dati (Foto da Getty Images)

La vicenda sembra aver avuto inizio del 2017 dopo che l’uomo aveva scontato un periodo di detenzione per estorsione. Lui era un cliente dell’avvocato che a seguito della sua condanna gli avrebbe sottratto del denaro che stando alla causale sarebbe servito al sostentamento della famiglia e a sostenere alcune spese mediche.

A rendersi conto della situazione e a denunciare la famiglia sarebbero stati i finanzieri appartenenti all’area della Brianza. I controlli sono scattati a seguito di un esposto presentato da un istituto di credito presso i magistrati.

Questo aveva riscontrato dei movimenti sospetti provenienti dal conto dell’ex avvocato verso altri conti di alcuni membri di una stessa famiglia. In seguito alla segnalazione sono scattati i controlli e le indagini fino a risalire al reato che si andava consumando da anni.

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Il raggiro della famiglia all’ex avvocato

Famiglia truffa un ex avvocato
Telefonate e richieste (Foto da Pixabay)

La truffa sarebbe iniziata non appena l’uomo, uscito di prigione, finse gravi problemi di salute e un debito elevato, contratto per lo stesso motivo, con una farmacia di Milano. Per avvalorare la sua tesi e per sollecitare i pagamenti arrivavano all’ex-avvocato telefonate anonime da presunti esponenti della criminalità organizzata.

Così l’avvocato in pensione iniziò a trasferire sui conti della moglie e del figlio del suo ex cliente somme ingenti. Sono stati registrati versamenti da 100 mila e 300 mila euro, e solo nel 2021 l’ex avvocato avrebbe versato alla famiglia circa 1 milione di euro.

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Una volta scoperto il crimine, alla famiglia, sono stati sequestrati beni per oltre 1 milione di euro. Tra questi sono presenti anche 500 mila euro in contanti trovati nascosti nell’appartamento della famiglia. Considerato l’uomo il maggior indiziato del crimine si trova ora in reclusione con la condanna di estorsione, già presente da maggio scorso ai danni di un parroco.

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