Arrivano la rupia digitale e tassa sui profitti delle criptovalute

L’India lancerà la nuova rupia digitale e introdurrà un’imposta del 30% sui profitti derivanti dalle criptovalute.

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(Getty Images)

L’India ha presentato la nuova Legge di bilancio 2022 e la ministra delle Finanze Nirmala Sitharaman ha annunciato le decisioni prese dal Paese: il lancio della nuova rupia digitale e una tassa del 30% sul reddito generato dalle criptovalute.

India, nuova rupia digitale e tasse pesanti per chi acquista criptovalute

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L’India sembra aver deciso di passare alla nuova rupia digitale per controllare la moneta in maniera più efficiente ed economica. La nuova moneta digitale sarà gestita con la blockchain della Reserve Banck of India nell’attuale biennio.

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L’India non è il primo paese a scegliere di passare ad una moneta digitale, segue le scelte di Paesi come la Nigeria, le Bahamas e altre isole caraibiche, o della Cina e ha sperimentato lo yuan digitale nelle città principali. Ad oggi sono inseriti nei portafogli digitali di oltre 260 milioni di utenti. El Salvador, invece, si contraddistingue come il primo Paese al mondo per aver adottato il bitcoin come moneta legale.

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L’altra novità riguarda la tassa del 30% sui profitti derivati dalle criptovalute, il quale avrà certamente effetto sul mercato delle monete digitali e dei NFT, che sono estremamente utilizzate in India. Nel Paese gli investitori in criptovalute sono tra i 15 e i 20 milioni, in grado di generare 400 miliardi di rupie.

Il Fondo Monetario Internazionale, però, ha scoraggiato i Paesi emergenti nell’investire in criptovalute, soprattutto a discapito delle monete tradizionali, in quanto questa decisione sta sovvertendo i flussi di capitali nelle economie in via di sviluppo. Questo forte squilibrio crea delle oscillazioni nei prezzi molto elevate, come durante lo scorso anno quando il mercato delle criptovalute ha perso circa mille miliardi di dollari.

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