Assegno unico 2022, l’errore che in molti fanno: “Non dimenticatelo”

C’è uno sbaglio importante che finisce con il penalizzare tutti coloro che fanno domanda per l’Assegno unico 2022. Di cosa si tratta.

Soldi e calcolatrice
(Pixabay)

Assegno unico 2022, sono tantissime le domande pervenute all’INPS. Segno che l’importante misura concepita dal Governo Draghi è molto utile per attutire le spese di tantissime famiglie in Italia che hanno delle difficoltà di reddito.

Le statistiche ufficiali rilasciate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riferiscono della presenza di circa tre milioni di figli ai quali i rispettivi nuclei famigliari devono provvedere. I numeri in realtà sono anche più alti e svelano che ci sono 7 milioni di famiglie con 11 mln di figli che sarebbero potenzialmente beneficiare dell’assegno unico 2022.

C’è tempo fino a tutto il mese di giugno per inoltrare domanda, nonostante il sussidio parta da marzo 2022. Richiedendolo in data successiva al via, si potranno ricevere in retroattività anche le relative somme passate dell’assegno unico 2022.

Assegno unico 2022, non dimenticate l’ISEE

Calcolatrice e casetta
(Pixabay)

Ed è caldamente consigliato avanzare richiesta di assegno unico 2022 allegando alla stessa la propria certificazione ISEE. L’omissione infatti collocherebbe chi non fa così nell’ultima fascia dei beneficiari, che garantisce appena 50 euro al mese a figlio.

Come appare evidente, il reddito famigliare è vincolate ed in base alla propria situazione, il bonus potrebbe fruttare anche 700 euro mensili per ciascun figlio. La scadenza è fissata al 28 febbraio per potere cominciare a ricevere i benefici dell’assegno unico 2022 già dal mese prossimo.

Per presentare istanza ci si può rivolgere ad un patronato CAF, ad un commercialista o fare tutto da soli e consultare il sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate

A fare richiesta per il provvedimento può essere uno solo dei due richiedenti. Fa eccezione la richiesta per ricevere il bonus in equa ripartizione con il partner, con il pagamento effettuato anche all’altro genitore che partirà con decorrenza dal mese successivo a tale indicazione.

Cosa succede se si fa domanda dopo il 28 febbraio

È importante ricordare che gli arretrati per chi non riuscirà per qualche motivo ad inoltrare domanda entro la scadenza del 28 febbraio, potrà comunque farlo entro la fine di giugno per potere ricevere gli arretrati. Altrimenti il bonus verrà corrisposto con i sussidi da luglio in poi. Lo stesso poi è compatibile con altre misure di sostegno.

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Lo stesso vale anche con la attestazione ISEE. Se la si presenterà entro febbraio, si avrà diritto a ricevere il sostegno mese per mese già da marzo. Se lo si farà entro giugno, si riceveranno anche gli arretrati da marzo in avanti.

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Dopo, il bonus varrà solo da luglio in poi. E per finire, è altrettanto utile sapere che è necessario avanzare richiesta di assegno unico per ogni figlio.

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