Università italiane: dove si trovano le più care. Il peso economico scaricato sulle famiglie

L’Unione degli Universitari in collaborazione con la Cgil ha presentato uno studio che rivela quali sono le tre università più care sul suolo nazionale. Denunciata la scarsità di fondi elargiti dallo Stato

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Università (Pixabay)

L’Unione degli Universitari in collaborazione con la Cgil ha presentato un’indagine dal titolo “Tasse studentesche: in Lombardia sono sostenibili?”. È emerso che proprio nella regione lombarda, infatti, si trovino le tre università più care sul suolo nazionale. Quali sono? Il Politecnico, la Insubria e la Statale.

La ricerca è nata con lo scopo di quantificare le tasse richieste dagli atenei pubblici mettendole in rapporto al finanziamento insufficiente (a dir poco) proveniente dallo Stato.

Università lombarde tra le più care d’Italia: il sostentamento arriva dalle tasse universitarie

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L’unione degli universitari, esaminando i bilanci preventivi resi pubblici degli atenei nelle scorse settimane, ha evidenziato come il sostentamento delle università lombarde provenga principalmente dalle tasse universitarie, dalle quote d’iscrizione alle lauree specialistiche e altre voci minori.

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Ciò va in netta contraddizione con la normativa nazionale che invece sostiene che l’importo totale dei contributi studenteschi non dovrebbe superare il 20% delle risorse elargite dallo Stato attraverso il Fondo di funzionamento ordinario.

L’Insurbia, ad esempio, chiede ai propri studenti di versare l’81% in più rispetto a quanto in realtà dovrebbero. L’università di Pavia è stata condannata dal Tar a risarcire gli studenti con una somma pari a 4,8 milioni di euro per le tasse universitarie richieste nell’anno 2013. Recentemente il sindacato degli studenti ha richiesto allo stesso ateneo un rimborso di altri 2,4 milioni di euro.

Le università navigano in acque turbolente a partire dai tagli introdotti con la legge Gelmini, così come sostiene il coordinatore nazionale Giovanni Sotgiu. Il sottofinanziamento da parte dello Stato ha come conseguenza un innalzamento delle tasse studentesche divenute eccessive e insostenibili.

L’uscita media di uno studente che ha scelto la Lombardia per la sua formazione universitaria è pari a 1.259 euro. Cifra che sale per gli studenti fuori corso, arrivando in media a 2.849 euro.

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Senza considerare che uno studente fuori sede, inoltre, deve fronteggiare anche il caro vita delle città lombarde, arrivando a una spesa media che varia tra 11mila e i 15mila euro all’anno per il solo minimo sostentamento che va a ricadere interamente sullo studente stesso o sulla sua famiglia.

L’obiettivo a lungo termine rimane abbassare le tasse e potenziare le borse di studio.

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