Università per Stranieri di Perugia, truffa agli studenti per l’iscrizione

Emerge un illecito di grosse proporzioni compiuto ai danni della Università per Stranieri di Perugia e di tanti giovani che intendevano iscriversi.

Studenti al lavoro
Studenti al lavoro (Freepik)

Università per Stranieri di Perugia, una truffa in piena regola ha coinvolto l’ateneo umbro frequentato da studenti provenienti da tutto il mondo. La questione riguarda la sparizione di somme derivate dalle iscrizioni compiute da ben 1600 studenti stranieri.

I giovani in questione avevano compiuto la procedura servendosi della mediazione di una agenzia gestita da due cittadini, anch’essi di cittadinanza cinese. Per ogni iscrizione effettuata, questa agenzia tratteneva una percentuale.

Ma le domande hanno avuto luogo attraverso una documentazione falsa. L’Università per Stranieri di Perugia è del tutto estranea a quanto accaduto, ed i titolari dell’agenzia risultano attualmente indagati con diversi capi di imputazione nei loro confronti.

Il tutto è costato 3 milioni e 900mila euro alla stessa Università per Stranieri di Perugia. In realtà le procedure sono da considerare come delle preiscrizioni tra l’altro senza alcuna validità, in quanto l’Ateneo non ha mai autorizzato la suddetta agenzia a procedere.

Università per Stranieri di Perugia, la truffa è di enormi proporzioni

Libro aperto in biblioteca
Libro aperto in biblioteca (Freepik)

Gli indagati, oltre ai due cinesi, vedono anche tre cittadini italiani. La cosa andava avanti da tempo, con operazioni illecite condotte a partire dal 2015. Ad ogni anno didattico ne conseguiva un ingente ammanco nel bilancio annuo dell’università.

Alla fine, dei 1600 giovani provenienti dalla Cina e che avevano intenzione di perfezionare la loro preparazione culturale in Italia, solamente una minima parte di questi ha avuto degli effettivi contatti con l’Università per Stranieri di Perugia.

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Si tratta di ragazzi dall’età media di venti anni, tutti truffati e parte lesa in questa situazione. E lo stesso vale per l’università umbra. Gli indagati, dal canto loro, affermano di non avere compiuto alcun illecito e di non essersi appropriati di alcuna somma di denaro. Ma non si sa che fine abbiano fatto tutti questi soldi.

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Ed un’altra cosa che è emersa è il fatto che gli atti dell’università perugina siano stati falsificati. Altrimenti l’agenzia in questione non sarebbe mai riuscita ad arrivare a tanto. Ma pure in questo caso non si sa chi abbia agito in tal modo.

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