L’addio ai motori endotermici, inizia il conto alla rovescia

La soluzione green della Germania arriva e pone una data. Presto anche gli altri Paesi, compresa l’Italia, dovranno adeguarsi all’iniziativa.

Addio motori endotermici
Ferrari 458 Spider (Foto da Pixabay)

Nonostante la crisi lavorativa e le tensioni economiche e politiche a livello mondiale non si ferma la lotta all’inquinamento. Da anni ormai si parla, e si cerca di incentivare, l’utilizzo sempre più ampio dei veicoli elettrici o quanto meno ibridi.

Attualmente sembra che ci sia stata una svolta anche per quanto riguarda l’adesione a tale progetto anche da parte di altri Paesi Europei, e anche all’Italia si chiede di prendere una posizione un po’ più decisa. Niente di più difficile specie in un periodo storico come quello che stiamo vivendo.

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche non sono sufficienti a colmare lagune economiche nelle case degli italiani che riguardano l’affitto, le bollette o la spesa quotidiana di generi alimentari. Forse prima di preoccuparci dell’inquinamento si dovrebbe ristabilire una vita sana all’interno di ogni abitazione.

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Il passaggio al green della Germania

Addio motori endotermici
Motore (Foto da Pixabay)

Eppure i motori a diesel o a benzina sembrano essere quelli presi più di mira. Le emissioni nell’atmosfera di CO2 sembrano preoccupare e sembrano preoccupare di più di quelle causate dalle centraline aziendali, dalle fabbriche o dai riscaldamenti condominiali.

Infatti sembra che si sia posto il limite dell’anno 2035 per mettere al bando tutti i veicoli con motori endotermici. Una decisione curiosa da prendere nel periodo in cui il prezzo dell’elettricità è alle stelle e il maggior produttore e fornitore di nichel, metallo fondamentale per la produzione di macchine elettriche, è la Russia.

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In ogni caso questa sembra essere la direzione che vuole prendere la Germania, in direzione di una vita più green per quanto riguarda le automobili. Anche l’Italia vorrebbe seguire una linea salutare per l’ambiente ma forse prima sarà bene risolvere alcune questioni abbastanza importanti.

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Quindi in ogni caso sarà bene iniziare a pensare a un futuro elettrico, dove i carburanti non saranno più un problema per i mezzi di trasporto, ma dove un nuovo aumento dell’energia potrebbe bloccare nuovamente tutto il Paese.

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