Bonus bebé, discriminazione dall’Inps: la decisione è storica

Bonus bebé negato, ma il giudice dà ragione alla mamma di due bambini: quali sono i motivi che hanno spinto il giudice alla decisione

Bonus Bebè
AnsaFoto

Il giudice del Lavoro e della previdenza sociale di Imperia, Francesca Siccardi, ha dato ragione a una 30enne marocchina di Camporosso che vive in Italia con due figlie. L’oggetto del ricorso è la domanda per il bonus Bebè che l’Inps ha rigettato. Secondo il giudice è una discriminazione.

Il bonus bebè era stato calcolato in 192 euro al mese per la bambina della donna che ha un 1 e 2 mesi. L’importo era stato calcolato sulla base del primo figlio che di anni ne ha 10.

Ma perché il beneficio era stato negato? La donna risultava essere in possesso di un regolar epermesso di soggiorno di due anni. L’agevolazione per il bonus, però, è concessa solo per chi ha un permesso di lunga durata.

Il ricorso della 30enne, difesa dall’avvocato Enrico Amalberi, è stata totalmente accolto dal giudice. La decisione è giunta perché si è basata su precedenti della Corte di Giustizia europea e della Corte Costituzionale italiana. C’è anche la condanna per l’ente previdenziale al pagamento delle spese legali.

Bonus bebé, chi puà averlo: i requisiti

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

La grande novità di quest’anno per quanto riguarda l’assistenza alle famiglie è certamente l’Assegno unico e universale che associa tutte le precedenti prestazioni esistenti. Chi è rimasto autonomo è proprio il Bonus Bebè.

Chi ha maturato il diritto entro il 31 gennaio 2022 continuerà a percepirlo fino alla data di scadenza della prestazione per tutto l’anno.

È un assegno di natalità che spetta alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. Il contributo economico varia in base all’Isee e va da 80 a 160 euro al mese per un anno in caso di primo figlio. Per ogni figlio successivo la misura viene incrementata del 20%.

Chi ha avuto un figlio entro il 31 gennaio 2022 e ha fatto domanda anche per l’Assegno unico, ha diritto a entrambe le prestazioni con il Bonus Bebè che dura un anno.

Gli importi sono determinati in base a 3 fasce di Isee: con un Indicatore non oltre i 7mila euro, sono previsti 1.920 euro annui o 2.304 euro annui in caso di figlio successivo al primo; dunque cioè 160 euro al mese per il primo figlio o 192 euro al mese per figli successivi al primo.

Dai 7mila ai 40mila euro sono 1.440 euro annui, o 1.728 euro annui in caso di figlio successivo al primo quindi 120 o 144 euro al mese.

Infine con Isee a 40mila euro: 960 euro all’anno, o 1.152 euro annui per figli successivi al primo, dunque 80 euro mensili per il primo figlio o 96 euro almese per i successivi.

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