Buoni fruttiferi postali: così ottieni il rimborso parziale

Buoni fruttiferi postali, cosa bisogna fare per avere in parte ciò che ci spetta alla scadenza del termine per ritirare tutto

Buoni fruttiferi
AdobeStock – Bonificobancario.it

Sono milioni gli italiani che da decenni hanno conservato i propri soldi alle Poste con i Buoni fruttiferi. Anche se oggi esistono molti strumenti per trovarsi un giorno un fondo, questi restano i preferiti.

A differenza degli altri la percentuale degli interessi finali non sarà altissima ma la garanzia dello Stato attira sempre. Non mancano le situazioni in cui servono quei soldi, ma non tutti. È possibile chiedere il rimborso parziale dei Buoni fruttiferi postali?

Oggi lasciare i risparmi fermi a casa o sul conto corrente è comunque un rischio perché vengono comunque consumati dall’inflazione e dunque a un minore valore.

Le polizze che offrono guadagni maggiori alla chiusura, danno comunque la possibilità di riscattare parzialmente il proprio fondo. Abitudine ormai diffusa, molti si domandano se lo stesso può avvenire anche con i Buoni delle poste.

Buoni fruttiferi postali, coda sapere del rimborso

Poste Italiane non rilascia rimborsi parziali per i BFP cartacei. In alcune circostanze è però ammessa. La procedura è consentita per i Buoni dematerializzati se nel complesso riguardano multipli di 50 euro. Questa singolarità viene applicata per i Buoni fruttiferi postali 7Insieme e BFP Impresa.

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Per il Buono fruttifero postale cartaceo funziona che chi l’ha sottoscritto riceve un titolo in forma cartacea. Una sorta di ricevuta che dimostra l’esistenza dell’investimento. Va conservato per tutto il periodo di validità (venti o trent’anni che sia). Allo scadere si ottiene la quota investita e gli interessi.

I BFP dematerializzati vengono emessi invece con scrittura contabile registrata sul conto corrente di riferimento. Un esempio è il libretto o conto corrente postale. Con un conto corrente di riferimento anche per il Buono fruttifero postale seguire l’indicazione dell’intestazione del conto.

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Così alla scadenza naturale il tutto viene accreditato direttamente sul conto. In questo modo non si corre il rischio che il conto vada in prescrizione. Infatti non sono purtroppo mancati casi in cui dopo tanti anni alcune persone dimenticavano di avere il Buono e alla richiesta, dopo la scadenza, risultava perso. In pratica non veniva restituito nulla.

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