Utenti truffati, quante denunce: dal finto pacco alle microcamere nascoste

Sono tanti gli utenti truffati nei modi più impensabili. La fantasia e l’estro malevolo di certi criminali non conosce limiti. Fate sempre attenzione.

Polizia Postale al lavoro
Polizia Postale al lavoro (Foto ANSA)

Di utenti truffati nei modi più disparati ce ne sono purtroppo in diversi ogni giorno. Da stampa e trasmissioni televisive apprendiamo tanto volte di come i malintenzionati siano riusciti a raggirare gli ignari soggetti che si erano, anche ingenuamente, fidati di loro.

Le tipologie di illecito a danno di risparmiatori e di persone che, sulle prime, non riescono a rendersi conto del pericolo, sono praticamente illimitate. Ogni volta abili criminali riescono a concepire a nuovo modi con i quali ingannare il prossimo.

Ed agli utenti truffati non resta altro da fare che denunciare il tutto alle autorità competenti. Con ben poche speranze di potere recuperare i soldi persi. Le vittime preferite sono il più delle volte gli anziani.

In questi casi non è raro imbattersi in truffatori che bussano anche alla porta delle case in cui sanno che c’è magari un solo individuo in età avanzata.

Utenti truffati, quali sono i raggiri più diffusi

Una circostanza per la quale è molto facile circuire il proprio bersaglio. Ma ci sono notizie di utenti truffati anche dopo la ricezione di sms, telefonate, messaggi e-mail e persino su Whatsapp. In tutte queste situazioni gli incauti soggetti hanno fornito i loro dati personali e le coordinate del proprio conto corrente.

In tal senso la tipologia di truffa più in voga è quella che vede i cyber criminali fingere di essere un ente ufficiale. Come ad esempio una banca, le poste, una assicurazione, un sito di e-commerce od un ente statale.

E per un motivo o per un altro, l’utente riceve l’invito urgente a cliccare su di un link in allegato, dove inserire per appunto le proprie informazioni private. In particolar modo quelle relative a conto e carta di credito.

La truffa del pacco

Schermata Guardia di Finanza
Schermata Guardia di Finanza (Foto ANSA)

Una cosa che però non bisogna mai fare, ed occorre sapere anzi che gli enti ufficiali ci inoltrano delle comunicazioni solamente all’interno delle aree riservate sui loro siti web riconosciuti. A tali aree accediamo accedendo al nostro profilo.

In tutti gli altri casi abbiamo a che fare con delle truffe. E poi, attenzione a chi ci chiama fingendo di essere un corriere che è in fase di consegna di un pacco per conto di un nostro parente o conoscente. I ladri sanno chi chiamare, anzitutto.

E faranno in modo di contattare chi non è in grado in quel mentre di potere verificare al momento. Fingendosi il corriere, questi ci consegneranno un pacco contenente però nient’altro che roba inutile, come mattoni. Il tutto solamente per farsi pagare il contrassegno.

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Quante minacce allo sportello atm

Per quanto possa sembrare una truffa di poco conto, ci sono segnalazioni che riferiscono di non pochi utenti truffati in questo modo. E poi attenti alle trappole che possono nascondersi agli sportelli di prelievo.

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Tra microcamere nascoste, dispositivi per clonare le carte di credito ed espedienti vari, come quello di distrarre chi sta procedendo al prendere contanti dal proprio conto, le insidie sono davvero mille.

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I questi casi bisogna sempre nascondere con la mano il pin che si sta inserendo, dopo avere controllato debitamente che allo sportello non ci sia niente di strano. E poi assolutamente non dobbiamo dare retta a nessuno, nascondendo subito i soldi prelevati per poi andarcene subito. Meglio poi procedere con il prelievo quando è giorno.

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