“Problemi sul conto BancoPosta”, ma si tratta di un vero tranello

Truffa BancoPosta, a cosa bisogna prestare molta attenzione per non cadere nelle trappole dei truffatori: i consigli

BancoPosta
AnsaFOTO

Le truffe che hanno l’obiettivo di svuotare i conti correnti sono all’ordine del giorno. Nonostante i consigli degli enti (banche e poste) e delle forze dell’ordine, i delinquenti trovano sempre il modo per raggirare ignari cittadini.

Lo fanno adottando metodi nuovi e anche quando sono sempre gli stessi, purtroppo riescono ad essere così convincenti che raggiungono il loro fine. Complice forse anche la scarsa conoscenza del fenomeno nonostante i molteplici articoli di siti e giornali che spiegano cosa fare e cosa non fare, molte persone cadono sempre nella trappola.

I carabinieri della Compagnia di Ancona hanno denunciato quattro persone tra i 25 e 58 anni. Uno di loro aveva fatto una telefonanta fingendono un operatore della posta. Adducendo alla scusa che c’erano problemi all’accesso, è riuscito a sottrare 5mila euro a un cliente titolare di BancoPosta.

Con la scusa di dover eseguire delle verifiche si era fatto consegnare le credenziali della propria carta. Subito dopo il malcapitato si è reso conto di essere caduto in un tranello e colto dai dubbi ha verificato il proprio conto, facendo l’amarissima scoperta.

Le pagine di cronaca sono purtroppo ricchi di episodi del genere. I consigli che forze dell’ordine ed enti coivolti sono sempre gli stessi. Diffidare sempre delle telefonate ma anche di sms o email con natura allarmistica che paventano un problema e chiedono i dati personali per risolverli.

Truffa BancoPosta, come difendersi

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Inazitutto poste e banca comunicano quasi esclusivamente via posta, con lettere indirizzate a casa. E comunque per nessuna ragione va fornito il proprio Pin. Allo sportello, con un addetto, il numero di carta ma mai, in nessun caso, il codice di accesso che è strettamente personale.

Le vittime previlegiate sono soprattutto anziani. È infatti a loro che i parenti devono spiegare bene come agiscono i truffatori e metterli in guardia, anche quando pensano che dall’altra parte del telefono ci sia un parente stretto come un figlio o un nipote. Chiamano imitando la voce della persona congiunta inventando una storia emergenziale (un incidente, ad esempio, e quindi c’è bisogno di soldi per riparare il danno), mandano a casa un finto amico a ritirare i soldi.

Impostazioni privacy