I trucchi per controllare l’usura degli pneumatici

Ecco come si può dare un’occhiata fai da te allo stato delle gomme in prossimità del cambio gomme. Quali accorgimenti prendere

I trucchi contro l'usura degli pneumatici
Pneumatico (Foto Pexels)

Chi possiede un’auto conosce la lunga lista delle spese che sono associate al veicolo: vi sono esborsi quotidiani, come quelli dell’oneroso carburante, e spese meno impellenti ma non certo economiche, quali quelle riguardanti la manutenzione, ordinaria e straordinaria. Infine, data l’importante entità del bene in oggetto, non possono mancare gli obblighi di legge, ovvero bollo auto ed assicurazione.

Sebbene non riscontri particolare apprezzamento pagare annualmente la polizza assicurativa e il bollo auto, le due spese hanno le loro “giustificazioni”. Partendo dall’ultimo – il bollo auto – è la tassa relativa al possesso dell’auto, pertanto anche per un mezzo fermo, l’importo va pagato; l’assicurazione, invece, garantisce il rimborso se si subisce un incidente, un incendio o un furto.

Come controllare da soli l’usura delle gomme?

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Da non sottovalutare la spesa di manutenzione del veicolo, non soltanto sotto il profilo dei costi ma anche dal lato della stessa sicurezza. Si può dunque mettere in moto il mezzo, dopo l’accurato check-up e poter trascorrere piuttosto serenamente le vacanze con la certezze di tornare a casa con tranquillità e senza intoppi. I controlli, inoltre, servono anche per adeguare il veicolo in possesso delle misure necessarie per affrontare stagioni che con i loro agenti sollecitano le parti tecniche.

Tra l’autunno e l’inverno, è trqadizionale l’appuntamento dal gommista per il cambio degli pneumatici. Sono noti gli obblighi del Codice della Strada presso molte strade di campagna, oltre quelle di montagna, dove bisogna disporre di catene oppure delle “gomme” termiche per affrontare, se non la neve, un terreno stradale ghiacciato. Viaggiare con pneumatici lisci o usurati significa esporsi al rischio di aquaplaning, forature o a ridotti spazi di frenata che potrebbero generare collisioni a catena.

Per la sicurezza personale e per quella degli altri, è opportuna prestare la dovuta attenzione  e ciò si può fare anche tramite piccoli suggerimenti di carattere domestico. Oltre al comune controllo della pressione, tramite il manometro, perché non effettuare fai da te anche questi quattro semplici controlli? Il primo: il battistrada dei pneumatici estivi può essere misurato con una moneta da 1 euro, quello invernale con una da 2 euro. Inserita la moneta nella scalanatura, se si vedono le stelline allora significa che il battistrada è estremamente consumato e occorre sostituirlo, onde evitare 78 euro di multa e meno due punti sulla patente.

Osservando con attenzione il tassello centrale della gomma, invece, in particolare l’indicatore di usura alto proprio 1,6 millimetri (il limite di consumo da non superare), posizionato dentro una delle scanalature principali dello pneumatico, si può vedere se il battistrada è consumato al punto da essere radente all’indicatore, segnalato al fianco della gomma con la sigla TWI (Tread Wear Indicator). Terzo trucco: usare il profondimetro (o calibro di profondità) per una misurazione più precisa. Ultimo: l’inversione della posizione dei pneumatici ogni 10 mila km percorsi. Le gomme, infatti, non si usurano mai uniformemente. Ma per questa operazione, occorre rivolgersi ad un gommista esperto.

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